Nuova vita per la sottostazione elettrica di Cadenazzo

Nuova vita per la sottostazione elettrica di Cadenazzo

Prosegue l’ammodernamento della rete elettrica da parte di AMB. Sono in corso, e si prevede il loro completamento nella primavera 2025, i lavori di potenziamento ed adeguamento tecnologico della sottostazione elettrica di Cadenazzo.


L’impianto 50kV (kilovolt), che serve la rete dei centri di Cadenazzo, Sant’Antonino, Camorino, Gudo e Sementina, sarà di tipo incapsulato. Cosa significa? Significa poter disporre di un impianto ermeticamente chiuso, più compatto, più sicuro e che richiede minor manutenzione. Oltre a questo intervento, per offrire un maggior grado di affidabilità della rete, si è proceduto anche al potenziamento dei trasformatori della sottostazione, che passano da due unità da 16 MVA a due unità da 25 MVA.

Ma a cosa serve una sottostazione elettrica?
Serve al trasporto dell’energia da una rete sovraregionale alla rete locale ed allo stesso tempo ad abbassare la tensione, l’elettricità, infatti, prima di arrivare negli edifici deve essere convertita. Nelle sottostazioni di AMB si passa da 50 kV a 16 kV (dal livello di rete 3 al livello di rete 5), l’elettricità in entrata viene così trasformata da alta in media tensione per poi essere trasportata localmente alle cabine di trasformazione, dove viene infine trasformata in bassa tensione (400 Volt) valore che troviamo all’interno delle abitazioni e gli edifici del comprensorio AMB. Quindi una maggior potenza significa poter garantire migliore disponibilità e flessibilità di energia agli utenti.

L’intervento a Cadenazzo segue quello completato lo scorso anno a Castione. Anche in quel caso si era proceduto all’ammodernamento e al potenziamento della locale sottostazione elettrica.

Perché ammodernare e potenziare le sottostazioni elettriche?
Oltre che per un discorso di maggior sicurezza e resilienza della rete, si tratta di un’innovazione necessaria per farsi trovare pronti all’accresciuto fabbisogno energetico che sta diventando realtà.

Il modello della rete di distribuzione elettrica nel passato era unidirezionale (dal produttore al consumatore), con l’attuale transizione energetica molti consumatori sono oggi anche produttori, per esempio con gli impianti fotovoltaici, e quando la loro produzione eccede il loro consumo questa energia dev’essere indirizzata altrove.

L’altro fattore che sarà sempre più influente è l’elettromobilità. Spesso le ricariche dei mezzi elettrici avvengono la sera o di notte, quando il fotovoltaico non produce, e allora la rete elettrica dovrà essere in grado di garantire il trasporto di quei picchi di energia.

Per questo ammodernare e potenziare le sottostazioni è un intervento strategico per dare risposte alle mutate esigenze di cittadini e imprese: un esempio concreto sono le imprese nel settore della logistica presenti nella zona di Cadenazzo e Sant’Antonino le quali stanno convertendo parte della loro flotta con veicoli pesanti elettrici assorbendo grandi potenze di notte mentre erogano energia di giorno grazie ai loro importanti impianti fotovoltaici.

Perciò, dopo Cadenazzo, l’obiettivo è quello di proseguire nell’ammodernamento delle altre sottostazioni gestite da AMB per continuare a garantire con tecnologie innovative la vicinanza ai bisogni delle persone che vivono sul comprensorio di distribuzione elettrica di AMB.

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